LIGABUE: Il racconto delle prove generali a Reggio Emilia dello #StartTour2019

Reggio Emilia, 8 giugno 2019

Il tempo passato sul palco è il migliore. Luciano Ligabue è pronto per ripartire (14 giugno Stadio San Nicola di Bari) con Start Tour 2019 e condivide le prove generali a Reggio Emilia con alcuni giornalisti e un bel po’ di amici. E’ un palco lungo 58 metri e con due passerelle laterali che arrivano proprio nel cuore del campo, quello che accoglie Luciano Ligabue e i suoi musicisti (Luciano Luisi, Max Cottafavi, il mitico capitan Fede Poggipollini, Davide Pezzin e il nuovo entrato Ivano Zanotti  alla batteria (nel disco suonata dal figlio Lenny).

ph Jarno Iotti

Da un lato del palco, subito dopo l’hype di Ballando sul Mondo,  il momento acustico chitarra e voce che cambierà per ogni città (a Reggio bello l’incontro tra L’amore conta e Sogni di rock’n’roll) e quello più rock sulla destra che in ogni città si trasformerà in un rock club quasi privato e dove finiranno anche L’odore del sesso, Il giorno dei giorni e la sempre simbolica Il meglio deve ancora venire.  Poche le parole dal palco e molte le immagini. Su Non è tempo per noi il nostro pianeta trasfigurato da plastiche e inquinamento: “Non è un discorso nuovo per me – ci dirà Luciano dopo il concerto – che da sempre sostengo campagne ambientali“.

ph Jarno Iotti

Due L sulla sua chitarra e alle sue spalle sembrano  siglare lo show, un po’ come se Start (qui la mia recensione e l’intervista a Ligabue) avesse rimesso Luciano al centro: “In verità mi hanno chiesto se poteva essere uno spunto di allestimento e ho accettato. Sono certamente riservato e con Start mi racconto molto, ma anche in passato non sono stato avaro di particolari su di me“. Non c’è una dedica speciale di questo nuovo viaggio ma cantare Mai dire mai lo emoziona particolarmente e questo fa pensare che in fondo una dedica a sua moglie ci sia. Tra le canzoni nuove anche La cattiva compagnia che nei giorni di oggi è il male più diffuso, la nera ombra della depressione.

ph Iarno Iotti

Oggi Tra Palco e realtà ci sta un po’ più a suo agio, riuscendo a capirne meglio i contorni ma stare giu’ dal palco è quasi doloroso: “Ho amici e una vita piena ma suonare è una sorta di dipendenza e pensare che farò solo 9 date un po’ mi preoccupa già…”. Profondo e netto come le rughe d’espressione che gli solcano il viso, Ligabue regala anche in questa occasione un ottimo spettacolo fatto di vita entrata nelle canzoni. Un cantautore con una band, uno che scandisce le parole mentre alza il volume. Uno spettacolo servito con il massimo della tecnologia e dell’energia. Un incedere di canzoni che restano sempre maledettamente serie anche dopo anni. Un concerto che potrà commuovere e far urlare contro il cielo e che non tradirà certamente le aspettative perché Marlon Brando (Ligabue) è sempre lui.

Paola Gallo©

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2 Comments

  • Articolo perfetto Paola. A Messina ho assistito ad un concerto grandioso con Medley rock( quasi 14 minuti!) Da infarto. Pauroso. Dispiace per la poca affluenza, nonostante uno spettacolo qualitativamente elevato. Le polemiche contro Luciano sono ingiuste nei toni e nei contenuti. Un cantante molto onesto nei pensieri e nelle parole, attaccato in maniera vergognosa( c’entra forse il suo rapporto con Salzano?). Sarà anche un Re Nudo, come ha scritto un giornalista pro Vasco( e qui mi chiedo dove sia l’obiettività!) ma a noi piace così. La signorilità con la quale ha ammesso il risultato poco edificante, è la conferma che Luciano è una persona fantastica. Mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista su questa situazione, perché sei davvero in gamba.

    • Detesto le strumentalizzazioni e gli attacchi gratuiti. Lo show di Ligabue è sangue e cuore e io lo consiglio vivamente

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