Milano, 6 novembre 2018
Sogna ragazzo sogna di Roberto Vecchioni è stata una pietra miliare della mia crescita. Con quelle parole ho riempito la mia vita, combattuto i no e asciugato le lacrime delle inevitabili delusioni. Ho attutito il dolore. Ma quando non è stato più possibile, mi sono fatta attraversare come da una scossa di elettricità da Ho conosciuto il dolore, un vero manuale d’istruzione per adulti al quale accedere senza vergogna. Le parole del professor Roberto mi hanno ricordato chi ero parecchie volte, anche a Sanremo nel 2011 con Chiamami ancora amore.
Rivederlo oggi al Teatro Gerolamo di Milano è stato come respirare di nuovo. Intelligenza, ironia, parole di valore, più che una conferenza di presentazione del nuovo disco L’infinito, in uscita venerdì, una lectio magistralis alla quale ho assistito a bocca e cuore aperti. Un’esplosione di intelligenza e umanità arrivata a dare luce a questi tempi bui, fatti di pochezza culturale, di gesti piccoli, di paure, razzismi. Una speranza per il futuro. Del resto i grandi maestri servono a questo: a tenerci la mano quando ci sembra che non ci sia più una via d’uscita. E questo album fatto di una sola lunghissima canzone divisa in dodici momenti sceglie per la sua diffusione unicamente cd e vinile senza piattaforme streaming e download, una scelta coerente al progetto discografico che indica la volontà di non trattare la musica come prodotto di consumo veloce, scaricabile con un click, di non decontestualizzare l’ascolto del singolo brano, parte integrante della narrazione che tiene insieme ritratti diversi, da Alex Zanardi a Giulio Regeni, dalla guerrigliera curda Ayse a Leopardi, che l’autore accomuna nell’amore per la vita.
L’infinito di @RVecchioni in un unico prezioso frammento: Parola pic.twitter.com/4lVJHtDFXJ
— PaolaGallo ? (@OndeFunky) November 6, 2018
L’album è il frutto della collaborazione di un team d’eccezione, Lucio Fabbri (produzione artistica), Massimo Germini, Marco Mangelli, che ha voluto suonare il basso in questo disco prima della sua scomparsa, e Roberto Gualdi. Morgan affianca Vecchioni in Com’è lunga la notte, autobiografia ironica del Prof. e Francesco Guccini, che torna eccezionalmente a cantare grazie all’insistenza di Roberto, si rivolge con Vecchioni alle nuove generazioni, in un periodo in cui tutto si dissolve nella liquidità e nella precarietà culturale, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia del campione Alex Zanardi è la metafora della “passione per la vita che è più forte del destino” nel brano Ti insegnerò a volare (una Sogna ragazzo sogna 2.0). E proprio dal primo incontro con Francesco Guccini a Sanremo negli anni ’70 inizia la conferenza stampa di Roberto Vecchioni che qui potrete ascoltare nei passaggi salienti. Fatevi del bene, gettate il cuore oltre L’infinito.
Paola Gallo
Come sempre riesci a raccontare la musica
In modo semplice e vero!
Grazie di cuore
TVB
?
Fantastico Vecchioni ha raccontato il disco come lezione di vita . Lo farò ascoltare a mia figlia di 18 anni. Grazie Paola
Credo sia necessario e utile
È proprio vero lui è un professore!! Non ti stufi di ascoltarlo nonostante manchino le immagini!! Amore, libertà, giustizia sei sempre stato dalla parte giusta. Grazie Paola per queste parole che hai scritto e per farci sentire il Professore. ????
L’infinito e Oltre.
Citazione velata, ma non troppo.
Un prof e un maestrone che nell’essenzialità si incontrano con un poeta. Senza saperlo.
Ma chi (ADESSO) fa dell’ amore per LA VITA un punto di partenza e mai di arrivo È facile coglierne il nesso.
Grazie.
Grazie a te che sei qui a leggere e comprendere