Milano, 5 ottobre 2017
E’ sorprendente come Gianni Morandi riesca sempre a fare “sue” tutte le canzoni, i ruoli, come riesca a personalizzare qualsiasi autore, a renderlo propedeutico alla sua crescita, al suo stile, alla sua voglia di divertimento. Da Mogol a Rovazzi per arrivare oggi a Luciano Ligabue, rimane sovrana sulle canzoni la sua personalità. E non cambia il mood nemmeno per Dobbiamo fare luce, la canzone che suonerà da domani e che apre la preziosissima hall of fame di autori, anzi D’autore , tra cui Elisa, Ivano Fossati, Levante, Ermal Meta, Tommaso Paradiso, Giuliano Sangiorgi e Paolo Simoni che andranno a impreziosire il disco in uscita il 16 novembre: D’amore D’autore.
“Dobbiamo fare luce su cosa siamo noi…Magari siamo ancora in prova” è la domanda curiosa, divertita e giovanissima che arriva da una voce sempre molto a fuoco, tradizionale ma disponibile al cambiamento. Come accadde per Varietà, una delle canzoni che ad oggi amo ancora di più di Morandi, Dobbiamo fare luce va molto al di là del pop e senza avere inutili pretese, disegna l’esistenza, colora un percorso arrivato a 40 dischi e a 100 vite. Come dire, a Morandi non devi voler bene per forza, ma devi assolutamente imparare dall’incrollabile fede che lo rende ancora oggi il più “giovane”.
Paola Gallo