Italia, 24 agosto 2017
Nonostante Amatrice abbia scelto il silenzio, il fragore di un terremoto continua a battere in testa e mette sempre paura, tanta. Ogni volta immagino il terrore muto o urlato di chi sente il vuoto nella terra e non sa come scappare. Nell’immediato si eleggono degli eroi, dei simboli (e le recenti immagini di Ischia ce lo dimostrano) che rischiano però di diventare distrazioni di massa per non affrontare il secolare problema dell’abusivismo edilizio che NON è MAI necessario o della prevenzione. Si contano i morti e la distruzione. Si fanno promesse e si cercano di curare le cicatrici che a volte rimangono indelebili anche ad anni di distanza. La solidarietà ci muove sempre, che in questo per fortuna noi italiani siamo proprio bravi, ma spesso la burocrazia congela attese e vita imprigionando esseri umani in gabbie di latta per troppo tempo.
E già cara Paola, dovremmo mantenere sempre intatto il bambino che è stato in noi!! In loro ce solo autenticità, da loro escono le più grandi verità e i problemi sarebbero anche facilmente risolvibili. Il problema siamo noi che crescendo a volte deviamo. Ma io sono fiduciosa, poi io di carattere sono positiva, peggio di così non può andare e già sto vedendo il bicchiere mezzo pieno. Un bacio e di nuovo auguri ad Arianna, domenica li compie Elena mia nipote 9 anni, due vergini, toste!!! Sanno cosa vogliono