Milano, 17 luglio 2017
Non vedevo l’ora di ascoltare Vulcano, la nuova canzone di Francesca Michielin (in rotazione video e radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 21 luglio) e posso dirvi con cognizione di causa che Francesca ha fatto un altro grande passo in avanti. Per il testo, che procede per immagini, V, mille suggestioni e un cuore che si sente sul serio, per la cassa elettronica in quattro, scaldata però da una ritmica tribale che rende tutto perfettamente umano e vagamente latino. Perché a 22 anni non è facile avere la voglia e la profondità di studiare, soffrire e alimentare quel magma interiore che dà luogo a certe canzoni. E soprattutto colpisce l’abilità nell’allineare ghiaccio e fuoco, elettronica e giri di basso, cuore e suoni campionati. Insomma la capacità di analizzare la vita, fatta di fuoco e paura.
Il brano scritto con Dario Faini anticipa un nuovo importante progetto discografico previsto per l’autunno ed è accompagnato da un video firmato da Giacomo Triglia alla quinta collaborazione con Francesca. Così la presentazione ufficiale: “Girato a Berlino tra le 22.00 e le 5.30 del mattino: in un contrasto tra luce e buio, come nell’atmosfera che avvolge il brano, le sonorità scure del pezzo si fondono con i marciapiedi umidi e l’ambiente alternativo da una classica notte di mezza estate. La clip non segue un plot rigido, ma si snoda attraverso incontri e movimenti istintivi fatti di verità. I piani sequenza sono protagonisti, mentre le comparse sono semplici persone che si trovavano in quel luogo in quel momento. L’artefatto e il patinato scompaiono, per dare vita a una serie di immagini di vita reale urbana.“ Ben tornata Francesca e se posso sì, visti i risultati: Vale scottarsi davvero.
Paola Gallo