Milano, 3 luglio 2017
Una discoteca a cielo aperto, una magia di colori suoni e felicità e la voce di Chris Martin a tagliare il cielo. Sembra passato un secolo da quando comprai Parachutes (ora ne ho tre copie per sicurezza) e dalle atmosfere chiuse in una cassaforte di ballate che sembravano conoscere la combinazione del mio cuore. Oggi le canzoni dei Coldplay esplodono di colori, gli stadi esplodono di suoni e sfumature. La testa continua ad essere piena di sogni.
Chris e soci sono in uno stratosferico stato di forma, la bandiera italiana infilata nella tasca posteriore dei jeans aggiunge quel gradito tocco di appartenenza, c’è gente che arriva da Taranto, transitando per Modena dal concerto di Vasco. Il pubblico non aspetta altro che essere coinvolto in quel salto temporale di testi e canzoni. Arrivano i grazie per la pazienza e il tempo, gli inni alla musica e alla pace e tante canzoni una dietro l’altra senza sosta, senza data. A centro palco, tra le altre, una versione suggestiva di Magic.
Call it MAGIC call it true. Nel centro del campo e del cuore @coldplay #coldplayMilan love it pic.twitter.com/m6taect9mP
— PaolaGallo ? (@OndeFunky) July 3, 2017
Tutte le canzoni sono sottolineate dai colori. Uno speciale bracciale (da restituire all’uscita per il riciclo) illumina i polsi e lo stadio ed è facile rimanere rapiti dai graffiti naturali che si dipingono sugli spalti e che sottolineano le canzoni: Clocks, Midnight, Charlie Brown, Hymn for the Weekend e una stratosferica Fix You colorata di arancione, con la voce ruggine di Martin a scardinare il cuore. Viva la Vida e Adventure of a Lifetime sono i brani che conducono all’altro set acustico, magico come il medley tra In My Place e Don’t look back in anger suonata di recente anche a One Love Manchester.
Fix You e la voce di Chris che trapassa lo stomaco ?❤️ @coldplay #coldplayMilan pic.twitter.com/qgt4kEy8Om
— PaolaGallo ? (@OndeFunky) July 3, 2017
“Solo per un brano non usate il vostro telefonino e battete le mani con noi” chiede Martin e tutti i 60.000 mila di San Siro saltano al ritmo dei violini che tanta storia musicale hanno raccontato. Il suono dei Coldplay si è modificato, ampliato, alleggerito e colorato nel tempo ma mai ha perso quella unicità scandita dalle corde pizzicate. Se le vecchie canzoni mi rigano gli occhi, subito i colori delle nuove mi fanno ballare di allegria. Un grande concerto, tralasciando grafiche, fuochi d’artificio, palloni colorati e coriandoli. Oppure includendo tutto, in un gioco di canzoni mandate a memoria dal pubblico. Certo, i Coldplay non sono più quelli chiusi nella stanze di Parachutes. I sogni sono esplosi e battono in testa come la felicità. Le loro canzoni fanno il giro del mondo e lo illuminano di bellezza e speranza.
Paola Gallo©
Unica come sempre Paola Chapeau mi hai fatto sognare alle 6 di mattina?⚡️???