Milano, 28 febbraio 2017
La musica alimenta i muscoli, è necessaria per vivere. Benedico tutti gli attimi che artisti e musicisti impegnano in un amore perduto, in un tramonto, in un viaggio. Sorrido delle foto che Samuel mi mostra con tramonti da togliere il fiato, roulotte in cui vivere e la casa di Jimi Hendrix sullo sfondo. Stiamo parlando della California, West Hollywood, Stati Uniti. In quel distretto che ancora fa intuire una felicità selvaggia, sono nati i pensieri che hanno codificato la bellezza delle canzoni del nuovo disco di Samuel: Il codice della bellezza.
Lui l’ha pensato e vissuto come un cambiamento interiore prima che come un disco e ci ha messo tutto quello che ancora non era finito in un album dei Subsonica. Le band devono imparare a limitare l’offerta dei singoli, rischiando di alimentare un back up di suoni che se non vengono incisi rischiano di farti esplodere. Il codice della bellezza racchiude una extended version del dna dei Subsonica, un diario biografico d’amore e sull’amore, un codice urlato di stelle e malinconia come Luna piena (“la luna falsa degli innamorati sterminatrice di cieli stellati”) che andrà ad accompagnare un film di Walter Veltroni e un’elettronica che tradisce la sua compatibilità romantica, ma soprattutto un incontro prima spirituale e poi musicale con Lorenzo Jovanotti e il di lui produttore Michele Canova.
Cinque delle canzoni del disco condivise, denunciano un coinvolgimento davvero profondo e il featuring in Voleva un’anima (che suona davvero come la 31esima canzone di Lorenzo 2015 cc) è il chiaro sintomo di quanto la passione di Jovanotti abbia coinvolto e travolto Samuel, attento e pudico nel mostrare sentimenti. Quel tono di voce che finisce dritto nel respiro, quelle sfumature che raccontano la rabbia e si interrogano sul futuro, fanno de Il codice, un disco davvero importante e prezioso, un volume ricco di dedizione e cura. A maggio Samuel lo suonerà nei club, un primo piccolo anticipo di tour. Sento che il viaggio non sarà breve. La bellezza è contagiosa per fortuna e non lascia indifferenti.
Paola Gallo©