Milano, 23 febbraio 2017
Mauro Pagani, un gruppo di autori e soprattutto la voglia di andare altrove. Nessun posto è (stato finora) casa sua, ma questo disco comincia a tracciare i contorni di un’interprete brava e profonda che entra nelle canzoni come un attore nella parte di un film. Ingrassando, dimagrendo, urlando o stando in silenzio, al servizio dei brani. Storie che si susseguono in maniera elegante e senza effetti speciali con un arrangiamento digitale, finalmente, verrebbe da dire, in barba a tutti i sussulti elettronici degli ultimi tempi.
“Dietro la normalità si nasconde chi non sa guardare nel suo Chiaroscuro” recita il brano omonimo firmato da Virginio, punto centrale mi verrebbe dire di questo disco. Si torna sempre lì, all’amore per se stessi, all’accettazione delle proprie parti d’ombra. E anche quando si parla d’amore, sembra che le richieste comprendano sempre un io chiaro e indissolubile: “Ho bisogno di un silenzio che avvolga il cuore, no, non voglio il rumore di parole inutili lontano da me” è la parte centrale di Sentirò respirare frutto dell’incontro del testo poetico di Giovanni Caccamo, l’arrangiamento di Pagani e la voce di Chiara.
Un’altra significativa e importante interazione è quella con Marco Guazzone che porta Le leggi di altri universi e Le ali che non ho piccola prova di bravura, ipnotica e commovente come la richiesta di poter spiccare il volo con le ali che non ho. Nessun posto è casa mia un po’ come la title track, è un concentrato di concetti che finiscono per affermare in una sorta di aforisma universale che é l’amore che rende tutto perfetto. Amore nella scelta degli autori, oltre a quelli nominati Niccolò e Carlo Verrienti, Edwyn Roberts e Stefano Marletta, Daniele Magro che mette la sua raffinatezza su Il cielo, brano che ha il difficile compito di aprire casa e svelarne l’arredamento).
And last but non least le due canzoni che mi hanno subito mosso il cuore: Grazie di tutto (dove la stessa Chiara scrive) e I giorni più belli dove torna Pacifico, penna che scruta cuori e parole come un filosofo dell’anima: “Io spero per me di non chiudermi, di non rinunciare agli occhi, al cuore di qualcuno, a un viaggio che inizi da me”. E lo speriamo anche noi. Una Chiara ritrovata e preziosa spinta dal coraggio di un rischio. E il resto arriverà. Compresa una data di anteprima tour il 23 aprile al Blue Note di Milano.
Paola Gallo©
ph by Giovanni Gastel