Milano, 2 febbraio 2017
Un nuovo look e occhi da artista. Elisa non sembra mai essere esattamente dove la vedi, pare sempre invischiata in qualche pensiero musicale, in qualche congettura sonora. Eppure, in questi 20 anni di canzoni, è riuscita anche a tirar su due figli e una casa a nord est, come i tramonti della Luce che nel 2001 l’ha portata a vincere con straordinario candore il suo primo Festival di Sanremo. La canzone era di Zucchero, lo stesso che nel 1997 le ha regalato 20.000 persone per l’apertura di un suo concerto allo Stadio di Trieste. Era l’anno di Pipes and Flowers, il disco del debutto.
Questo traguardo verrà festeggiato con tre date all’Arena di Verona: il 12, 13 e 15 settembre, che avranno caratteristiche musicali diverse: POP – ROCK nella prima serata dove Elisa mostrerà il lato più energico su brani come “Labyrinth”, “Cure Me” e “Together”. Nella seconda serata, ACUSTICA sarà tutto più intimo con le atmosfere rarefatte di dischi come Lotus e Ivy. Per il terzo ed ultimo show, Elisa si farà accompagnare da un’ORCHESTRA internazionale di oltre 40 elementi, grazie alla quale proporrà una scaletta di grandi classici della canzone italiana e internazionale, come “Caruso”, “Fly me to the moon” (cover imparata dal suo primo maestro di canto) e “Amor Mio” ma anche brani significativi del suo repertorio riarrangiati per orchestra come “Eppure Sentire (un senso di te)” e “Almeno tu nell’universo”. Alcune delle canzoni torneranno naturalmente in tutte e tre le serate ma con vestiti diversi. Ci saranno ospiti, tra amici e artisti “consolidati” ma anche giovani band, definite “nuova linfa vitale”. I biglietti saranno in vendita da domani, abbonamento alle tre serate: 80 euro.
Una serata pop, una acustica ed una orchestrale 12/13/15-09 @elisatoffoli and friends in #ArenaDiVerona arte allo stato puro in allestimento pic.twitter.com/k6zybfv6uM
— PaolaGallo ? (@OndeFunky) February 2, 2017
Non si sa se ci saranno canzoni inedite, se l’Orchestra sarà diretta da Ennio Morricone, col quale ha già collaborato in passato, ma sicuramente si intrecceranno forme d’arte diverse, compresa la danza. Non le chiedete altro, per ora. Afferma di non essere abituata ad osservarsi troppo, quindi i cambiamenti più grandi sono quelli interiori. Comporre in italiano o in inglese non fa differenza e il prossimo disco non si sa bene dove andrà. Sicuramente uscirà una raccolta firmata da Sugar, la casa discografica che lascia (per Universal) dopo vent’anni, appunto. Questa è un’altra notizia.
“Sono e sarò sempre grata a Caterina Caselli per avermi dato la possibilità di intraprendere questa strada ormai quasi vent’anni fa. Caterina è stata per me un grandissimo punto di riferimento ed è stato un onore avere avuto da parte sua così tanta fiducia nei miei confronti, sin dall’inizio. Contemporaneamente ringrazio tutta la Universal per l’entusiasmo che ho trovato”. Si cambia, si muore e si rinasce. La curiosità per questa festa e per il futuro di Elisa dopo On è davvero molto grande. Questi 20 anni fanno ben sperare. Vai artista e grazie per questa prima parte di vita trascorsa insieme.
Paola Gallo