Milano, 27 ottobre 2016
Giorgia non ha bisogno di stucchevoli sotterfugi per comunicare. Arriva comunque. Il suo bisogno di verità è diventato così forte che, a prescindere dalle scelte musicali, riesce a raccontare, a raccontarsi, a definire i tratti della vita che ancora vuole sognare.
Oronero è un disco fatto di bisogni e proprio per questo necessario. “Che strana la gente che mentre si odia non si pente, niente è importante più del potere in questa civiltà…” recita Vanità, una delle 10 canzoni (su 15 della tracklist) che portano la sua firma. Massima coerenza anche nella scelta di metterci la faccia, oltre che la voce. Perché se davvero si crede che il gesto di ciascuno possa sistemare una molecola del mondo, bisogna scrivere canzoni come Amore quanto basta (“e se davvero cambierà forse siamo stati noi”) che lo spiegano con estrema chiarezza.
Nella scrittura (durata più di 2 anni) di Giorgia e del compagno di vita Emanuel Lo è passata la storia recente con con tutte le sue drammaticità e questo è un disco che vuole consolare, ribellarsi all’indifferenza e alla rassegnazione anche se “alla mia età ognuno sa che non si vince mai niente” (Non fa niente).
In un incedere di passi che a volte diventato sincopati ed elettronici sino allo spasimo (Regina di notte), Giorgia porta la sua voce sui nostri cuori per dirci che “non siamo mai soli anche quando nessuno ci vede anche se è difficile fermarsi e alzare la testa al cielo”. Sempre si cambia di Pacifico, sicuramente un punto focale del disco. Struggente e profonda come una convinzione nuova.
Il processo era iniziato da un po’, dal disco precedente Senza paura e prima ancora. Giorgia è una ragazza in cammino che sente la tenerezza, ha l’urgenza di scendere nelle cose e quando canta d’amore, quello di cui parla è un sentimento grande che attraversa il mondo e non si ferma nelle piccole storie quotidiane.
Bello anche il manifesto di Credo con le parole scritte da Tony Maiello: “Credo nelle lacrime che sciolgono le maschere, credo nella luce delle idee che il vento non può spegnere”. Oronero è un disco che vuole portare luce anche quando consuma scarpe a camminare nel passato (Per non pensarti). E’ un album che “Danza” anche grazie alla produzione di Michele Canova. E’ un disco che sa che per cambiare il mondo bisogna partire da sé e che vuole ancora scrivere un finale senza cinismo, senza disincanto, con il sorriso adolescente delle parole che “come armi possono far male e devi saperle usare”.
PaolaGallo©
la tua è l’unica recensione che aspetto sempre con curiosità e della quale mi fido ciecamente. grazie Funky Paola!
Love it!
Le tue cara zia funky sono le uniche recensioni che leggo con piacere e anch’io aspetto con curiosità ❤
Era il 1994 avevo 3anni ero poco più che una bimba all’epoca stavo quasi sempre a casa dei miei nonni e mio nonno amante della musica aveva il suo vecchio tv sintonizzato sui canali di musica a febbraio era sempre sintonizzato su Sanremo quell’anno il festival l’ho conduceva Pippo Nazionale quella sera ero a cena dai miei nonni e la TV era già sintonizzata sul festival e li che per la prima volta vidi e ascoltai Giorgia anche se avevo 3anni la musica era già nel mio dna e quando l’ascoltai rimasi incanta mi chiedo come era possibile che una ragazza cosi minuta di fisco avesse una voce cosi grande forte e delicata allo stesso tempo so che può sembrarti strano ma dopo la solitudine di Laura e Poi di Giorgia fu la seconda canzone che a soli 3anni imparato a memoria insomma Giorgia a fatto fin da subito parte della mia vita non a caso due delle mie cugine si chiamano come lei e con il passare degli anni la sua musica e la colonna sonora di alcuni dei miei ricordi più belli l’ho sempre amata per me e una delle voci femminili più belle della musica italiana e con questo nuovo album e brano #OroNero ne a dato un ulteriore conferma al inizio non avevo capito il messaggio del brano ma poi ci sono arrivata e un messaggio forte ma allo stesso importante a cui pur non avendolo scritto lei Giorgia le a dato il suo tocco facendolo arrivare dritto al cioè di chi l’ho ascolta ..appena posso mi ascoltato l’album ma l’anno prossimo c’è la metterò tutta per ascoltarla e vederla per la prima volta love e realizzare cosi un altro dei miei sogni ❤
Io che ho qualche anno in più di Maria, Giorgia l’ho amata ancora prima che uscissero dei suoi capolavori, perché il suo timbro di voce è unico!! Ricordo che quando ero giovane mi chiedevo, ma come mai per Fiorella Mannoia scrivono tanti cantautori e a un’interprete come Giorgia non ci sono cantautori che la fanno conoscere per le sue potenzialità!! Io amo tante cantanti italiane tra le nuove donne le mie preferite sono Elisa e Giorgia (in ordine alfabetico, non ho preferenza fra le due). Qui si parla di Giorgia e di conseguenza soffermiamoci su di lei, anche se sono delusa di aver preso il biglietto del concerto di Elisa per il 16 e vengo a sapere che il 12 ce anche Giorgia. Comunque di brani essenziali di Giorgia che io ho molto amato al di là dell’ultimo lavoro, ci sono “Di Sole e di Azzurro”, “Il mio giorno migliore”, “Pregherò”, “Non mi ami”, e tanti altri … Giorgia poi è troppo simpatica, e poi le vostre interviste sono sempre al top, e come a detto Emma una sera ad Amici a un concorrente che le disse che era bravissima, lei gli disse tu non l’hai mai vista in concerto … se la vedi in concerto torni a casa e ti prendi a schiaffi (era un cantante), ma lo disse riferendosi a se stessa, Un caro saluto, mi è parso strano non ci fosse di già un mio commento, ogni tanto qualcosa la perdo