MOTTA LIVE AI MAGAZZINI GENERALI DI MILANO

Milano, 9 novembre 2023

Avevo promesso a Francesco Motta durante la nostra intervista che trovate qui che sarei andata a vederlo ai Magazzini Generali di Milano e, per fortuna, nonostante la pioggia e la stanchezza di una settimana di ore piccole (nel weekend vi aggiorno sul Blu Tour di Giorgia e vi racconto Emma e Max Gazzè), ho gettato il cuore oltre all’ostacolo ed ho assistito finalmente ad un vero concerto rock. I Magazzini Generali stipati in ogni ordine di posto, sono stati teatro di una serata ruvida, liberatoria, ricca di suoni e ospiti. Uno show diverso da quello a cui ha abituato il suo pubblico fino ad ora: al centro di tutto sempre la musica, ma con un’energia diversa, un vortice di suoni, luci e braccia spalancate che sono pronte ad accoglierlo data dopo data. Si inizia al piano con Anime perse per proseguire con con la title track del nuovo album La musica è finita. E’ tanto che lo dico in effetti, scherza Motta prima di eseguire anche La nostra ultima canzone.

 

La prima ospite a salire sul palco è Ginevra in Maledetta voglia di felicità. Confesso non ho ancora cambiato lo stato di whatsapp fermamente saldo su Ed è quasi come essere felice, perchè quella canzone mi ha letteralmente folgorato dal primo ascolto e in più quel quasi è di un’eleganza inarrivabile. Versione tiratissima quella eseguita ieri nei bis, così come Roma stasera stravolta davvero.  Titoli di coda riunisce sul palco Motta a Willie Peyote, suggestiva, drammatica, necessaria. La tensione rimane alta per tutto il concerto, un po’ come le mani del pubblico che Francesco sollecita con benevola insistenza. Tra le più acclamate anche La fine dei  vent’anni, canzone che forse ha rappresentato lo switch nella carriera musicale di Motta. Insieme a lui sul palco Giorgio Maria Condemi (chitarre) e Francesco Chimenti (basso e cello), ai quali si aggiungono per la prima volta con questa formazione, Davide Savarese (batteria) e Whitemary (synth e elettronica). Un concerto catartico, un classico, straordinario, semplice concerto rock.

Paola Gallo

 

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