Milano, 20 gennaio 2024
Forse non è una caso che l’annuncio alla stampa venga dato di Sabato Pomeriggio e che i giorni che ci separano dall’addio alle scene di Claudio Baglioni siano 1000. Tutto evoca le sue canzoni nella mia vita e in quella di tantissime persone, i richiami sono nascosti in ogni angolo della memoria: adolescenza, primi amori, concerti in ogni dove, gli anni a raccontare O’ Scià. L’invito di Parole e Dintorni, il suo ufficio stampa, è perentorio, Baglioni farà un annuncio importante, non si può mancare. Nessuno però arriva a pensare ad una simile bomba. Nonostante la sorpresa e, non nego, un po’ di magone, io non posso che comprendere questa decisione. Andarsene mentre si è all’apice, per scelta e non per colpa delle circostanze. In fondo quello che ho fatto io a Radio Italia.
Elegantissimo, visibilmente emozionato, Claudio Baglioni inizia il racconto dal lontano 1964, quando non ancora 13enne salì sul palco a Centocelle per il suo primo concorso canoro. Sono passati 60 anni di vita musicale da allora di cui 55 di carriera. Ricorda a se stesso gli importanti traguardi raggiunti, è giusto farlo senza falsi pudori: 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo, il disco più venduto di sempre della discografia italiana: La vita è adesso, il record di presenze in uno stadio. Quello che sto facendo, aggiunge, è il tour più bello di sempre ed è proprio per questo che ha deciso di concedersi il giro d’onore, mille giorni prima del ritiro dalle scene. A tutto cuore (anche su Rai Uno il 14 febbraio) quindi è l’ultimo atto nelle arene indoor, allo studio qualche exploit ed altri eventi prima del ritiro. Sicuramente un nuovo album. MA ECCO LE PAROLE ESATTE DI CLAUDIO BAGLIONI IN QUESTO VIDEO
Alla luce dell’annuncio del pomeriggio la prima tappa milanese di A tutto cuore (bis 21 e 22 + 5 e 6 febbraio) diventa ancora più iconica di quanto già non lo fosse. Come se non bastassero la scaletta che innamora la memoria e il cuore di tutti i presenti, il racconto ideato con Giuliano Peparini che vede più di 100 artisti sul palco, di cui 21 polistrumentisti, 550 costumi originali e 450 corpi illuminanti, il sapore malinconico e necessario dell’addio rende questo rock-opera-show ancora più irrinunciabile. Come se fuera esta noche la ultima ves, si cerca di fissare alla memoria i gesti, le storie, quelle canzoni che anche se rappresentate magnificamente sul palco in fondo hanno senso solo perchè il nostro cuore le ha accolte e vissute.
E mentre scorrono anni, giacche e canzoni ripenso alle centinaia di concerti visti, prima da fan e poi da giornalista. Alla prima volta che mi hanno invitato ad una sua conferenza stampa, alla prima intervista a Radio Italia che non mi feci pagare e al mio voto: “Smetterò di fare radio quando intervisterò Claudio” sciolto da Baglioni stesso in diretta. E poi il capodanno a Palermo, la confidenza con la sua famiglia artistica, il sentirsi a casa a Lampedusa e sul catamarano con Rossella. E poi i mille concerti, i giochi, l’armonia e quell’essere così per bene di Claudio. Perchè alla fine quella scelta tanto dolorosa, io non posso che ammirarla e condividerla. Semmai, in caso di insostenibile astinenza, gli farò la posta sotto casa;-). Attori e spettatori che si sanno leggere ed interpretare a vicenda.
Paola Gallo©
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Annuncio espresso con intelligente ed elegante emotività, ancorato alle forti, semplici radici affettive familiari.
E’ stato molto generoso come Artista.
Ha impreziosito le vite di milioni di persone, donando infinite emozioni e gioie sublimi, attraverso i colori della sua immensa creatività.
Arriva il momento delle nuove scelte.
Consapevoli, coraggiose, meditate, riflesse nello specchio del Tempo che passa.
E’ il tramonto di qualcosa, ma già l’alba di qualcos’altro.
Spero nella composizione di opere strumentali, colonne sonore, in un dialogo artistico nuovo per noi.
Saprà stupirci, in ambiti e contesti diversificati.
Continuerò ad amarlo, felice per la sua nuova Libertà…
Mari
E non poteva che arrivare da te Mari (quanto tempo?!) un commento così appropriato. Un abbraccio.
Uscire da vincitore è l’unica cosa che conta caro Claudio e tu hai vinto su tutta la linea. Io sono rattristato es perché con l’annuncio del tuo ritiro mi passa davanti tutta una vita di profondi sogni e di profonde delusioni…. Col tuo tramite ho fatto cose, viaggi, sogni, ho vinto paure e limiti che senza di te non avrei avuto il coraggio di affrontare. Per tuo tramite ho trovato l’amore quello vero, per tuo tramite ho preso dei calci in faccia bestiali che fanno un male maledetto. Mi hai un po insegnato a vivere diciamo, ti ho amato quasi come un compagno, ti ho anche detestato perché ho pensato possibile che persone così legate a te, possano essere così insensibili e mi abbiano potuto ferire così tanto?, tu che sei portatore di buoni sentimenti? Io ancora oggi non me ne faccio una ragione.. sono rattristato dicevo, ma sono sereno perché appunto se ti ritirerai, lo farai da vincitore e io lo speravo, non come quei cantanti che non si ritirano eppure dovrebbero farlo…. perché la storia non si dovrebbe mai cancellare. Grazie Claudio mi vengono in mente i “ciao campione” fuori dagli hotel, i saluti militari dal palco, le mani strette di sfuggita, le foto dietro al palco di Lampedusa, le prove di Nuoro, di Alghero, gli ascensori di Rona, l’urologo e il cardiologo di Lampedusa, i festival di sanremo, il primo bacio, il primo sesso, i raduni clab, le scalette sempre uguali le sorprese,tutte le persone che sono entrate nella mia vita per tuo tramite. Adesso se lo farai andiamo a incominciare questi 1000 giri e giorni d’onore. Grazie Claudio mio, ti amerò per sempre.
Giovanni
Giovanni grazie per le tue preziosissime condivisioni
La prima volta che sono riuscita ad incontrare Claudio, io fan dall’età di 12 anni, era il 21 luglio 2013, data che non scorderò. Gli ho detto che, parallelamente ai miei studi universitari, avevo frequentato una scuola di giornalismo perché avrei voluto, un giorno, intervistare Claudio Baglioni. Proprio come te, Paola. Lui rimase molto colpito da questa cosa, e mi riempì di domande in proposito, curioso com’è di ogni persona nuova che incontra. La vita non mi ha permesso di diventare giornalista, non ho potuto intervistarlo, ma ho avuto il privilegio di essere sua fan per 45 anni ormai, e gli sono e sarò sempre grata per l’apporto di bellezza che ha dato alla mia vita. Non posso che comprendere e rispettare, se pure col magone, la sua decisione, espressa con la classe ed eleganza che lo hanno sempre contraddistinto, e ringraziarlo per questo vantaggio di 1000 giorni che ci regala. Abbiamo altri 1000 giorni di noi e di lui di cui fare tesoro!
Sabrina
Proprio così. Grazie Sabrina