Milano, 23 novembre 2023
Fulminacci, romano classe 1997, è sin dai suoi esordi considerato un enfant prodige del cantautorato. Spiazzante per la sua versatilità e per la sua brillantezza ottiene subito una targa Tenco nel 2019 per l’acclamato disco d’esordio La Vita Veramente. Nel 2021 partecipa alla 71^ edizione del Festival di Sanremo con il brano Santa Marinella (qui la mia intervista) a cui segue l’uscita del suo secondo album Tante Care Cose. Willie Peyote è il primo artista con cui condivide un brano (Aglio e Olio). Daniele Silvestri (che nella video intervista che segue definisce un padre putativo) lo coinvolge ne L’uomo nello specchio e sicuramente se dovessi trovare un erede artistico di Silvestri, quello non potrebbe che essere Fulminacci.
Il terzo disco L’infinito + 1 in uscita venerdì 24 novembre annovera colleghi e amici del calibro dei Pinguini Tattici Nucleari (Puoi) e Giovanni Truppi (Occhi grigi) con brani molto diversi tra loro per intenzioni e musica, ma va detto che tutto questo disco spazia tra il pop e la musica d’autore con estrema disinvoltura inanellando immagini e parole sempre molto ricercate. Tutto inutile, Ragù, Simile e Filippo Leroy, mostrano la capacità di Fulminacci di giocare con i generi, offrendo però sempre un punto di vista coerente, in un approccio autentico al racconto della vita. L’attenzione ai testi che riserva Fulminacci è scrupolosa e attenta, la scelta delle parole non è mai casuale.
TUTTE LE ANTICIPAZIONI IN QUESTA VIDEO INTERVISTA ESCLUSIVA A FULMINACCI:
Paola Gallo©
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