Milano, 30 ottobre 2023
“La fine di quest’altra vita è appena cominciata” è una delle frasi manifesto de La musica è finita, title track dell’album appena pubblicato da Motta. Un disco che si libera da ogni tipo di gabbia: “E ora balliamo sulla coerenza che mi ha ucciso” (Non pensarci più) ed esplode di suoni e storie come sempre senza filtri. Perchè se La Musica è finita è a tutti gli effetti una ripartenza, è innegabile che le radici siano quelle che hanno incendiato La fine dei vent’anni. La musica finisce e riparte, si trasforma, evolve, il sound cambia, ma nonostante tutto porta la firma inconfondibile di Motta che per la prima volta si apre a collaborazioni che sembrano più sessioni d’amicizia che di lavoro. Willie Peyote, Giovanni Truppi, Jeremiah Fraites e Ginevra interpretano una loro parte, portando se stessi in Titoli di Coda (il singolo scelto per le radio), Alice, Scusa e Maledetta voglia di felicità.
La musica è finita è un disco importante che sottolinea una naturale evoluzione che non fa perdere urgenza e freschezza al suo autore. In un mondo di musica di plastica, va detto che i dischi di Motta arrivano addosso con determinazione e con un linguaggio diretto, nonostante le tracce di poesia presenti in alcune canzoni. E il disco suonerà da subito sui palchi dei club delle principali città italiane per tutto il mese di novembre dopo la data zero di Livorno. Tornano con lui sul palco Giorgio Maria Condemi (chitarre) e Francesco Chimenti (basso e cello) ai quali si aggiungono per la prima volta con questa formazione, Davide Savarese (batteria) e Whitemary (synth ed elettronica).
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Paola Gallo©
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