Milano, 8 aprile 2021
Parte con le mie canzoni preferite La matematica dei rami di Max Gazzè (qui la mia intervista nei giorni del Festival di Sanremo). Le più amate del primo ascolto, quello senza difese, in bici, senza distrazioni, in piena solitudine. Un ascolto chiuso da Figlia, duettata e condivisa con Daniele Silvestri, un racconto autentico, fitto di parole, di meraviglia e di pentagrammi in aria con la citazione di quella matematica dei rami che dà il titolo a tutto il lavoro. Un disco di una band (Magical Mistery band) ma anche attentissimo alle parole, alle immagini, alcune crude che affondano la lama dove è necessario. Solitudine, vita, il tempo che passa, ma anche una voglia ritrovata di analizzare e raccontarsi. Semplicemente vivere è un grado sopra il limite (Considerando), Invecchiare è solo un’altra adolescenza (Un’altra adolescenza) sono solo alcune delle frasi nelle quali si può inciampare ascoltando questo disco interamente suonato e intensamente vissuto. ECCO LA MIA VIDEO INTERISTA A MAX GAZZE’ (CON INCURSIONE DI DANIELE SILVESTRI).
Paola Gallo©