Milano, 19 febbraio 2021
Esce oggi un disco che aspettavo: Magica Musica di Andrea Venerus, milanese 28enne che a 18 si è trasferito a Londra dove per 5 anni ha approfondito le sue conoscenze musicali e che poi ha registrato un disco a Roma dove ha vissuto per due. Tutto questo vagare che si annida in ogni suono delle sue canzoni, lo riporta nel 2018 a Milano: “Non ci sono tornato, ma arrivato dopo 7 anni tra Londra e Roma. Milano è la mia città, faccio parte della sua storia. E’ l’unico posto in Italia che continua a crescere nel tempo e voglio che questa evoluzione avvenga anche grazie a me.” La canzone che gli riporta di più il pensiero sulla città è Fuori fuori fuori, quella che ha anticipato il disco Ogni pensiero vola, coprodotta insieme a MACE.
In questo disco che entra ipnotico nel sistema nervoso (proprio come una Magica Musica) senza nemmeno farti capire perchè, ci sono 16 tracce, di cui 12 coprodotte con Mace e diverse collaborazioni: Frah Quintale (Appartamento), Calibro 35 (Sei acqua), Rkomi (Namaste) non fosse per la musica saremmo pazzi, Gemitaiz (Buyo) e suoni non catalogabili: “Mi fa piacere, non amo le categorie e questo tempo stravolto dalla pandemia mi ha fatto capire quanto sia importante dare peso alle cose, alle canzoni. Volevo fare un lavoro ragionato che potesse restare nel tempo e non essere consumato. Sono ritornato a suonare, ascolto musica strumentale, il disco che ho in loop in questi giorni è In a silent way di Miles Davis. In queste nuove canzoni ho messo il mio dentro a disposizione degli altri, anche i lati più oscuri. Connettere le persone è quello che mi ha chiamato a fare musica. Faccio i video con le persone che amo, suono con i miei amici. Nella mia produzione non c’è nulla di fittizio, magari immaginario ma tutto verissimo.”
Richiami Beatlesiani in Lucy (nel cielo con i diamanti), interludi strumentali, deserti dell’anima e parole musicali come in Lacrima piccolo mare. Concetti a milioni, ma su tutto un’indagine dell’inquietudine e di quella solitudine dell’anima che non si riempie nemmeno con un milione di persone: “C’è Una certa solitudine che mi prende manco fosse un’abitudine…”. E poi quel gioiello che è Canzone per un amico (forse è normale sentirsi soli in un momento così) una lettera aperta ad un amico che è anche il pubblico di Venerus e chiunque stia vivendo le settimane di reclusione durante il lockdown. Una carezza.
Venerus, provando a sognare di futuro, immagina uno spettacolo teatrale per andare a fondo della perfomance. Un’esperienza immersiva con una cornice narrativa diversa da tutto quello che ha fatto sinora. Ascoltando Magica Musica si intuisce la passione di Venerus per i viaggi nel cosmo che lo hanno sempre ispirato e che lo hanno portato anche a coinvolgere i fans in una diretta social dove è stato effettuato un vero e proprio lancio nello spazio dell’album tramite un pallone aerostatico che ha portato con sé il sigillo di Magica Musica e una lettera con il messaggio in cerca di forme d’amore nell’Universo.
Magica musica è un disco che va ascoltato e vissuto. Altamente consigliato.
Paola Gallo©