Milano, 6 febbraio 2021
Con l’ok del Comitato Tecnico Scientifico, si sono ufficialmente aperte le tappe di avvicinamento al Festival della Canzone Italiana numero 71 (2-6 marzo). Siamo qui, siamo vivi e questa mi sembra la prima notizia. La seconda è che, alla vigilia della conferenza stampa ufficiale e dell’ascolto in anteprima dei brani in gara (di cui scriverò qui), apro ufficialmente il mio #SanremoFunky colorato di parole condivise e pensieri sulla musica. Cercherò di avvicinarmi a quegli artisti che più si e mi raccontano, presentandovi i meno noti e indagando sul futuro di quelli più familiari.
Abbiamo letto ovunque che questo Festival proverà ad andare per la sua strada condizionato, come tutti noi da un anno circa, da enormi limitazioni e dalle paure che una pandemia di questa portata portano con sè: numeri contingentati, distanze, prevenzione, ogni dispositivo di sicurezza necessario, compreso un carrello che trasporti i premi sul palco. Niente pubblico, nessun evento collaterale, interviste a distanza, una sala stampa che si sposterà al Casinò e che accoglierà un massimo di 100 giornalisti (contro i più di 1000 dello scorso anno). Ma, quello che mi fa gioire comunque della decisione di non sospendere il Festival è il forte desiderio di tutta la nuova musica che sta per arrivare, degli artisti che si daranno appuntamento su quel palco, dell’arte che sembra rinascere e che produce parole nuove, accordi, sentimenti. Una primavera in anticipo, insomma. La prefazione di un libro nuovo che spero potremo tutti leggere già dalla prossima estate.
Il primo artista che vi voglio raccontare è Folcast (pseudonimo di Daniele Folcarelli) cantautore romano classe ’92. Scopriti, il brano proposto per Sanremo Giovani, è scritto e composto da Folcast con Tommaso Colliva (già vincitore di un Grammy per il suo lavoro con i Muse e produttore di numerosi artisti, tra cui Diodato e Ghemon), che ha curato anche la produzione artistica, e Raffaele Scogna. L’arrangiamento degli archi è a cura di Rodrigo D’Erasmo. Scopriti è un brano fatto di nervi, cuore e fatica. E’ semplice nella sua profondità e affronta con coraggio l’ombra più difficile da guardare, cioè la nostra. Ecco la mia intervista a Folcast.
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Paola Gallo©