Milano, 22 febbraio 2021
Uno dei primi ricordi che ho di Malika Ayane è il suo sorriso che mi viene incontro con un abito strepitoso, dei fiori tra i capelli e sandali con zeppa, decisamente non omologata (lei e la suddetta zeppa). Era uno dei villaggi dove trasmettevamo d’estate e lei era felice di parlare, suonare, divertirsi. Intelligente e mai pesante, affamata di viaggi e di vita. Una figlia avuta giovanissima, un matrimonio al quale ho avuto l’onore di essere invitata, una passione per l’avanguardia, la noia repentina per la retorica musicale. Ha suonato sui tetti di Milano, in teatri prestigiosi, ha commosso con ballad come Niente o Adesso e qui e fatto sorridere il cuore con canzoni come Ricomincio da qui, Tre cose o Senza fare sul serio. Al prossimo Festival di Sanremo eseguirà Ti piaci così (qui la recensione) riscatto e consapevolezza in un brano che carica e conforta: Non è mai tardi, non è mai detto. Un primo capitolo di quel Malifesto che uscirà a marzo e che conterrà le sue nuove canzoni, che spesso sono viaggi, mondi, idee. Giovedì sera durante la serata dedicata alla Canzone d’autore omaggerà Caterina Caselli con Insieme a te non ci sto più, scelta elegante di una che potrebbe strafare ma decide di no. Aspettando Malifesto e il Festival, ecco cosa mi ha raccontato Malika Ayane in questa videointervista esclusiva.
non perdere le nuove interviste, iscriviti al canale youtube di ondefunky.com
Paola Gallo©