Pinguini Tattici Nucleari:
AHIA! è il nuovo disco

Milano 2 dicembre 2020

Ahia! in uscita il 4 dicembre è sicuramente un buon disco, 7 canzoni larghe che passano da Bon Iver, alla trap con accenni di folk senza perdere originalità e arguzia. I Pinguini Tattici Nucleari sono ragazzi molto intelligenti e nella loro musica c’è la forza del gruppo, dell’amicizia e la scelta accurata delle parole, della malinconia, del sarcasmo, dell’allegria e del dolore. Torneranno a Sanremo dopo che lo scorso anno (terzo posto con Ringo Starr) la loro esplosione è rimasta a mezz’aria? No non vogliono diventare inquilini dell’Ariston e quando ci torneranno vorranno avere la canzone studiata apposta. Domani sera saranno ospiti di X-Factor e quello che aspettano davvero è il live che ancora non sanno se a febbraio verrà confermato per le vicende drammatiche che tutti conosciamo. E anche per i Pinguini la musica viva è solo dal vivo (e non in streaming). 

Ahia! è un disco coraggioso, nuovo, filtrato anche da un po’ di dolore in più. La “mancata consacrazione” stoppata dal lockdown e dall’inizio della pandemia non ha causato rabbia, ma solo dolore per quello che stava accadendo nella zona dalla quale provengono Riccardo Zanotti (volto, voce, compositore e autore del progetto Pinguini Tattici Nucleari), Elio Biffi (tastiere), Nicola Buttafuoco (chitarra), Matteo Locati (batteria), Simone Pagani (basso) e Lorenzo Pasini (chitarra) ovvero Bergamo e i dintorni flagellati dalla prima ondata della pandemia. Per fortuna nessuna delle persone a loro vicine si è ammalata ma hanno intercettato il dolore altrui e sentito fortissima la mancanza del contatto con gli amici e della musica condivisa.

Riccardo Zanotti nel frattempo ha anche scritto un libro che ha lo stesso titolo dell’EP e con il quale si intreccia per alcune trame. Ahia! la canzone è una piccola poesia letteraria: “I nomi delle tue zie navigano dentro i miei mari e affogan tutte le poesie che so fin dalle elementari“. “E siamo felici come Pasque, sì ma Pasqua del 2020″ (La storia infinita) è uno dei passaggi che definisce un mood e uno stile che si consolidano di disco in disco ed è pronto a fare il suo ingresso nel mainstream. I concetti espressi possono anche essere dolorosi come in Scooby doo: “Togliamoci la maschera alla Scooby Doo, voglio quello che tu non mi mostri i tuoi demoni e tutti i tuoi mostri” ma la band non perde il guizzo del sorriso. Un po’ meno del solito, ma si sa i tempi sono quelli che sono. E intanto la giovane età consente ai Pinguini Tattici Nucleari impegni a lunga distanza, progetti che non si spengono nonostante il silenzio imposto da questi mesi. E Ahia! amplia la prospettiva degli ascoltatori. Giovani ma non solo, adulti ma non solo. I Pinguini sono musicisti difficilmente catalogabili che hanno cominciato a crescere pur non disdegnando ammiccamenti con il mondo trap degli adolescenti. In fondo non c’è malinconia o speranza più forte di quella cantata in Pastello bianco: “E scrivevo tutti i miei segreti col pastello bianco sul diario. Speravo che venissi a colorarli e ti giuro sto ancora aspettando”.

 

Paola Gallo

 

 

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