Milano, 14 febbraio 2020
Che vita meravigliosa di Diodato è proprio un gran disco (qui la recensione). Emoziona, travolge, trasmette tutto l’impegno e l’approfondimento che ci è voluto per realizzarlo e finalmente permette al gran talento di Antonio di parlare a un sacco di persone nuove. Con il traino della title track seducente e miracolosa (come la vita) e di quelle note finali che hanno aggiunto bellezza a La dea fortuna e soprattutto grazie alla visibilità ottenuta a Sanremo, Antonio Diodato ha finalmente la possibilità di allargare il suo pubblico e condividere le sue opere con chi ancora non aveva avuto la possibilità di conoscerlo. La potenza di canzoni come Fai rumore riesce ad abbattere ogni diffidenza, a scardinare le porte e i numeri di Sanremo fanno il resto. Il festival si dimostra un ottimo volano, nonostante l’attenzione sia rivolta soprattutto allo show televisivo e, come ho scritto nei giorni della manifestazione, ho avuto da subito la sensazione che questo potesse essere l’anno di Antonio Diodato, un po’ come lo fu il 2018 per Ermal Meta, altro musicista pieno di talento che meritava un palco più ampio.
Verrebbe da credere che i buoni a volte vincono davvero. E, a parte il semplicismo di questo ragionamento, fortunatamente esiste la realtà che spesso va nella direzione opposta dei modelli imposti. Preparatevi dunque all’ascolto di Che vita meravigliosa con i giusti supporti emotivi, perchè Diodato non ha fatto sconti. Ha sviscerato i sentimenti con tutti i brandelli di carne e poesia che aveva a disposizione (Fino a farci scomparire, Quello che mi manca di te), ha analizzato argutamente il dolore e la solitudine nei quali spesso ci piace crogiolarsi (Solo, Alveari) e guardato alla società contemporanea ormai insensibile ai drammi altrui (La lascio a voi questa domenica). Che vita meravigliosa sembra un po’ la risposta al precedente album Cosa siamo diventati. Ed è una risposta ancora piena di dubbi e di ferite da sistemare. Ma il viaggio verso la guarigione è cominciato (E allora faccio così, Ciao ci vediamo) e coincide con la vita che per fortuna può davvero essere miracolosa. Di musica e soprattutto di vita abbiamo parlato io e Antonio Diodato in questa video intervista esclusiva.
Paola Gallo
Si ringrazia che il televoto contava solo per l’8,33%! Diversamente il podio sarebbe stato un altro a discapito di Diodato che portava un bel pezzo e magari con una Lamborghini ai primi posti. ??? molto contenta per Diodato che sono anni che seguo. Ciao cara Paola