Milano, 14 novembre 2019
Ascoltando Francesca Michielin, penso da un po’ che lei sia un credibile punto di congiunzione tra la trap e il pop, tra i sintetizzatori e la musica d’autore. Totalmente contemporanea e attentissima alla forma, ma con una vena melodica e cantautorale che riempie tutto di sostanza e spinge forte sulle emozioni di chi ascolta. Non nuova ai featuring e alle collaborazioni come l’incursione in Fotografia con Carl Brave e Fabri Fibra, pubblica domani Cheyenne, scritto da Alessandro Raina, Davide Simonetta, Mahmood e Charlie Charles che ha curato anche la produzione.
La voce di Francesca si lega alla consolle di Charlie Charles, i tappeti di archi alle percussioni digitali e i vocalizzi tribali al pianoforte. Ricordi che bruciano come meduse e gente che confonde l’amore e misura le proprie paure: Se fossimo cheyenne, ma siamo solo gente. Solo gente che sbaglia, poi si chiama amore. Cheyenne è l’anticipo di un disco che uscirà l’anno prossimo e che sono certa sarà solo la parte finale di un progetto di ricerca. Lavoro che sfocerà in una festa live il 20 settembre 2020 sul palco del Carroponte, il tempio della musica urban alle porte di Milano. LA MUSICA, I PROGETTI NON SOLO MUSICALI DI FRANCESCA MICHIELIN IN QUESTA VIDEO INTERVISTA ESCLUSIVA.
Paola Gallo
Cosa vuoi che scriva su di lei!! Bravissima, del resto tu sai quanto io amo Elisa e secondo me loro sono similari e a Xfactor faccio il tifo per Sofia. Comunque il singolo uscito è un bel lavoro! Lei è una che mi piace molto e ha una fantastica voce. Grazie ?