Milano, 3 dicembre 2018
Vi racconto tutto come sempre, passando anche dall’assenza di una videointervista a Laura Pausini e Biagio Antonacci che non sono riuscita a realizzare ieri perchè ero a Roma, ma che sono certa recupererò in una della 10 date (per ora) che i “ragazzi” condivideranno dal 26 giugno (Stadio San Nicola di Bari) in Italia: 29 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, il 4 luglio allo Stadio di San Siro a Milano, l’8 luglio allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, il 12 luglio allo Stadio Dall’Ara di Bologna, il 17 luglio allo Stadio Olimpico di Torino, il 20 luglio allo Stadio Euganeo di Padova, il 23 luglio allo Stadio Adriatico di Pescara, il 27 luglio allo Stadio San Filippo di Messina e il 1 agosto alla Fiera di Cagliari.
Come tutte le idee vincenti, il tour negli stadi di Laura e Biagio ha radici in un’amicizia di lunga data, ma è esploso in una “giornata no” e si è attuato in pochi giorni. Lo raccontano bene loro di fronte a un nutritissimo parterre di giornalisti iniziando di fatto lo spettacolo. Solo che in questo caso non servono attori, perchè quella che vediamo è proprio la declinazione di un’amicizia di vecchia data, sono dialoghi rubati a una quotidianità condivisa, sono stralci di telefonate, messaggi vocali, giri in macchina e divani bianchi (quello di Laura nella casa di Milano lo ricordo anch’io). Sono il racconto della prima canzone portata a mano e chitarra da Antonacci a Laura, Tra te e il mare diventata poi per volere della stessa Pausini primo singolo del disco omonimo e: “l’inizio di una serie di no che le hanno permesso di diventare la stella internazionale che è” dichiara Biagio e il ritornello di Romagna Mia che diventa “Io son la stella tu il cantautore” è solo uno dei tanti siparietti regalati alla platea specializzata.
Stiamo un po’ insieme? è la domanda scatenante fatta da Biagio a Laura, perchè i momenti di insicurezza sono molti, nonostante i reciproci successi. Questo è un viaggio non previsto, che non promuove album e che accontenta oltre che i fan anche il bisogno dei due di rimotivarsi, di uscire dalla routine dei viaggi promozionali in solitaria. Insomma è un’idea che profuma di buono e che arriva all’indomani dell’ennesimo riconoscimento internazionale per Laura Pausini (la prima cantante italiana a vincere il Latin Grammy Award nella categoria Best Traditional Pop Vocal Album conHazte Sentir, versione spagnola dell’album Fatti sentire) che il 7 dicembre pubblicherà Fatti sentire ancora con il duetto Il coraggio di andare, scritto da Tony Maiello (testo firmato a quattro mani con la stessa Pausini, musica di Maiello, Salvati, Palmosi, Rettani) e condiviso proprio con Biagio Antonacci. Anche di questo brano uscirà una versione spagnola che potrebbe essere un preludio all’esportazione di questo concerto anche oltre confine. E a proposito di confini Laura commenta l’enorme emozione di un cartellone pubblicitario a grandezza naturale a Times Square nei giorni scorsi e l’orgoglio di essere ambasciatrice dell’Italia nel mondo.
Dall’1 al 6 gennaio Laura e Biagio lavoreranno alla stesura della scaletta che non sarà solo condivisa ma prevederà anche numerosi “furti” nei rispettivi repertori. Ci saranno parecchi medley per ovviare alle numerosissime canzoni in lizza e tre momenti musicali che andranno a sottolineare tre aspetti dei due artisti e dello show: l’eleganza, l’italianità e l’anima più rock. Arrangiamenti diversi quindi e musicisti ancora da assemblare. Un lungo lavoro che culminerà in un’estate che farà convergere due voci e due storie simili, fatte di gavetta, piano bar e tanti sacrifici. E, visto che ci sarà spazio anche per canzoni non primedonne, ecco le mie due richieste: Si comincia dalla sera di Biagio Antonacci e Bastava di Laura Pausini.
Paola Gallo