Milano, 6 giugno 2018
Low Low, Giulio Elia Sabatello è nato nel 1993 ed ha uno stile di scrittura musicale che arriva forte. Nonostante gli anni e gli stili che ci separano, il suo messaggio mi coinvolge e mi commuove. Il suo rap non è distruttivo, violento o fine a se stesso, ma scava nelle macerie per ricostruire, analizza con spietata lucidità la solitudine, l’isolamento per poter aspirare all’amore, alla condivisione. Low Low è intelligente e intonato nonostante denunci le sue patologie, le sue fragilità (Bipolare, Basso basso)
E’ un ragazzo adulto, un bambino soldato appunto. In Storia di una farfalla cita De Andrè e in ogni canzone ribadisce un’identità precisa. Una sorta di identikit di isolamento e integrazione che coltiva speranze e gestisce un’educazione e un passato, che si prende la libertà di fare la rivoluzione. Dopo averlo inseguito ecco Low Low in una videointervista esclusiva.
Paola Gallo©