Milano, 16 febbraio 2018
<<Febbraio è un mese importante per me, succedono cose che solitamente mi cambiano la vita: 45 anni fa a febbraio entrai nei Pooh, 3 anni fa a febbraio rischiai di morire e da lì la mia scelta vegana. Quest’anno, sempre a febbraio, Sanremo e un disco che sto pensando da un po’ e nel quale credo tantissimo>>. Così Red Canzian racconta Testimone del Tempo a un nutrito gruppo di giornalisti convocati in uno splendido hotel sui Navigli. Caldo e accogliente come la copertina, le foto e tutto il senso di questo racconto. Red è un uomo appagato e pur promettendo che sarà un nonno che vizierà moltissimo i suoi nipoti (il primo Gabriel ha poco più di un anno) è pronto a ripartire per un viaggio musicale che racconti la storia della musica e non solo la sua.
Red #TestimoneDelTempo e interprete di grandi autori da Meta, Fossati, passando per Zero e Ruggeri. Più tardi tutti i dettagli su #OndeFunky pic.twitter.com/o6bfpvl8zb
— PaolaGallo ? (@OndeFunky) February 16, 2018
Ermal Meta, Miki Porru, Fabio Ilacqua (meraviglioso essere umano che finalmente ho incrociato anche fisicamente sulla mia strada), Enrico Ruggeri, Vincenzo Incenzo, Gabriele Cannarozzo, Renato Zero e Ivano Fossati sono gli autori di canzoni che raccontano vite e amore, psichedelia degli anni ’60 e che hanno evidentemente radici nei passi rock progressive dei Prototipi (prima) e Capsicum Red (dopo) che nei primi anni ’70 segnarono la partenza musicale di quello che per tutti gli anni a venire sarebbe stato poi il bassista dei Pooh, una delle band più longeve in Italia. Ma in questo disco non c’è alcuna nostalgia e soprattutto alcun richiamo al passato recente. Semmai i richiami sono al passato remoto, quello che tanta musica ha indirizzato e consegnato al mondo.
Guarda la video intervista a Red Canzian e scopri come gli stivaletti dei Beatles gli hanno sconvolto la vita…
Paola Gallo©