Milano, 18 febbraio 2018
“E’ tutta la vita che prendo i miei appunti a matita e poi li cancello poi mi reinvento e ancora non è finita…Ho girato il mondo per capire che quello che cercavo è già dentro di me“. La nuova Annalisa si firma così in Bye Bye title track del disco uscito il 16 febbraio e che contiene anche Il mondo prima di te, forse la sua miglior interpretazione ad oggi che, non a caso, le ha regalato il terzo posto al Festival di Sanremo, complice anche l’azzecatissimo duetto con Michele Bravi.
Preparata, con una voce ineccepibile e una laurea al suo attivo, Annalisa è sempre stata un’espressione anomala di Amici. Un personaggio in cerca d’autore, fatto di scelte contraddittorie. Ma dopo l’estate dei grandi numeri e della super notorietà con Tutto per una ragione condivisa con Benji e Fede, Annalisa porta il suo profondo cambiamento fisico e interiore in Direzione la vita e nell’album Bye Bye, un disco fatto di atmosfere distanti tra loro, ma sicuramente il viaggio di qualcuno che ha accettato di non comprendere il senso della vita e che proprio per questo riesce (o prova) a Superare tutto.
E’ un lavoro di contraddizioni e affermazioni: “Le parole non mentono siamo solo noi a mentire” che passa dalle ballad all’hip hop elettronico che mischia la raffinatezza di Raina, Simonetta e Colapesce con echi di Diplo e Skrillex. Produce Michele Canova e si sente. Chissà se Annalisa ha imparato davvero a ballare e se le piace. E sopratutto se in mezzo a tutte le direzioni di questo disco c’è un luogo davvero suo. Ma, in fondo, lo canta sin dalla prima traccia: l’unico luogo dove si può stare bene davvero è dentro di sé. E allora buon viaggio Annalisa, continua a non perdere di vista il tuo bel cielo e la testa che ci si specchia.
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Paola Gallo ©
Recensione giusta, a mio avviso: questo è un album ottimo e mette comunque insieme più anime, ma non a mò di “accozzaglia”, bensì come un filo conduttore ben preciso e spiegato anche molto bene nell’articolo: quello del viaggio interiore che, per l’appunto, è sempre caotico e dalle mille pieghe! Per il resto, complimenti per la recensione!
Grazie Jonathan, pensavo proprio ad un viaggio interiore che come sappiamo non è mai semplice e privo di scossoni;-)
Sì esattamente Paola: un viaggio interiore che però, a ben guardare, è comunque pieno di contraddizioni, come hai anche detto opportunamente, ragion per la quale, dopo un’analisi più attenta, ritengo ancora non sia un granché chiaro. Staremo a vedere se alla prossima prova discografica questo viaggio interiore di Annalisa sarà più chiaro! Un saluto grande 🙂
Un saluto anche a te!