Milano, 30/11/2017
Manca pochissimo e il ghiaccio si scioglierà del tutto. Il duetto tra Giorgia e Marco Mengoni prenderà vita in Come neve, una bella canzone che suonerà dalla mezzanotte. Niente di melenso non temete, un brano coraggioso e dalle parole che consolano: “Neve insegnami tu come cadere…”
Ora manca davvero poco…#comeNeve @mengonimarco pic.twitter.com/1erMV5CGrg
— giorgia (@Giorgia) November 30, 2017
Le voci “perfette” della musica italiana si accompagnano senza strapparsi mai la scena, si intersecano con magnetismo e garbo. Si incontrano per il piacere della collaborazione e si sente. Credibili e perfettamente equilibrati Giorgia e Marco rinunciano alla tentazione di strafare e ci regalano un brano che, sono certa, diventerà un successo. Come neve (scritta da Tony Maiello, Davide Simonetta, Giorgia e Marco Mengoni) e prodotta da Michele Canova ed entrerà nelle canzoni inedite di Oronero Live in uscita il 19 gennaio. Aspetto i vostri commenti non appena la sentite.
Paola Gallo©
Già scaricato, prima di mezzanotte, subito dopo le 23:00, loro che con la loro voce spesso fanno molti virtuosismi, in questo singolo, sembra proprio che uno non voglia prevaricare nei confronti dell’altro, dici bene non strafanno ma si accompagnano. Veramente bello. Buon venerdì cara Paola ?
Due artisti che nascono ormai parecchi anni fa nello stesso ambiente, dallo stesso team, da produttori che ci hanno saputo vedere lungo e hanno lavorato bene come pochi!
Un Grande Grazie va al mio caro amico e, purtroppo, compianto Maestro Piero Calabrese, che assieme al fratello Massimo e al grande Marco Rinalduzzi hanno scovato talenti come Marco, Giorgia, Alex e molti altri!
Complimenti veri per il pezzo!
A mio avviso abbastanza equilibrato!
Unico appunto che mi verrebbe da fare, è legato più alla parte di arrangiamento/produzione che, per quanto volutamente minimalista, è ben più che evidente essere uscita dagli studi e dal lavoro di un professionista noto come Canova (lo avrei riconosciuto anche se non fosse stato citato).
Chiara la sua impronta sulla scelta dei suoni, forse un po’ troppo “sempre gli stessi” per chiunque produca.
Bello sarebbe se fossero facilmente distinguibili i suoni di ogni artista a prescindere dalla Produzione.
Sergio hai colto una perplessità che “covo” da tempo. Temo che l’eccesso di produzioni appaltate a Canova rischino di appiattire il panorama e renderlo troppo omogeneo nei suoni. Ora Jovanotti è volato da Rubin, vediamo se sarà il primo passo di nuove storie…
Fa piacere notare che una professionista del settore abbia colto la stessa cosa. Spero avremo modo di parlarne assieme ad uno dei prossimi live degli Yessa. A presto!