Palermo, 30 giugno 2017
La cartina di Palermo è fatta di colori, profumi, sensazioni e disordine. Non fatico a definirla una città bellissima che, un po’ come Venezia, si svela a sorpresa. Molto local, tanto mediorientale e piena di mercati, angoli, che parlano italiano, siciliano. Tolta la strada che attraversa il centro, il resto brulica di vita reale e non di immagini da copertina. Palermo è intensa come i colori e i rifiuti per terra. Odore di pesce, sudore, cultura, tutto mischiato, come il gelato sciolto. E ci arrivi dal mare, planando nel vento.
Un cartellone pubblicitario mi dà il benvenuto. Se esiste una Gallo way, ci sarà un Gallo mood;-) E inizia subito con un giro notturno, un’arancina con la A e un sonno riparatore. Il Foro Italico è pieno di sole e musica, le dirette sono piene di amici, parole e sorprese.
Rivedo Le Vibrazioni che dal 14 dicembre suoneranno di nuovo insieme (regalando questa sera un’anteprima). Parlo con Marianne Mirage e Sergio Sylvestre e assaporo il tempo di frasi e amicizia con Francesco Renga. La foto è da rockstar.
Aperitivo a Ballarò che vibra di umanità e cena con i sapori che ti esplodono in bocca, la cucina siciliana è felicità. La notte poi si svela con musica forte e angoli di gente che non dorme mai. Palermo non dorme mai, il mio cuore non dorme mai. Aspetto la sera, il concerto, voi, la diretta, il mare e tutta la bellezza che si può ancora respirare.
Paola Gallo©