LE NOTE DI LAURA VALENTE
Venerdì 10 febbraio quarta serata

Milano-Sanremo 10 febbraio

INTRO

Sono appena tornata a casa,  dopo essere stata al Mudec a vedere una straordinaria mostra sulle opere di Basquiat. Un cazzotto nello stomaco, per quanto prorompente e impetuosa è stata la sua espressione artistica! Un genio bambino, esploso per troppa energia a soli 27 anni, quando  un’overdose l’ha stroncato. Mi si e’ riproposta così l’annosa questione se sia meglio un giorno da leoni o mille da pecora. Il leone e la pecora; Basquiat e Sanremo! Indubbiamente si tratta di un  interessante spunto di riflessione.
Sarei tentata di scegliere il leone, ma poi penso che anche le pecore sono importanti. La loro lana ci abbraccia e ci scalda durante i lunghi inverni, …. mentre vediamo i dipinti di Basquiat….!
Dopo questa vergognosa dissertazione  filosofica, ecco che inizia il mio amato Festival!

GIOVANI

Si sta esibendo il quarto e ultimo artista.
Ribadisco che Lele,  seppur il suo brano non sia certo indimenticabile, è l’unico “vivo”,  su quel palco.
Credo che vincerà lui.
I testi di Guasti e Maldestro (potrebbero essere i nomi di due bravi di Don Rodrigo….), hanno anche un discreto contenuto,  ma secondo me hanno del tutto trascurato il lato musicale,  compositivo e interpretativo.
Ore 11.21
Il vincitore è….. Lele!
Preso!

NOTE DI MERITO

Ermal Meta
Michele Bravi
Fiorella Mannoia
Paola Turci
Marco Masini
Fabrizio Moro

Personalmente la CANZONE che preferisco è quella di Michele Bravi. Ma d’altra parte è il frutto di fior d’autori! Alfredo Rapetti,  in arte Cheope,  ha scritto il testo, una bellissima poesia-confessione lucida e disincantata. Alfredo non ha bisogno di presentazioni,  con i milioni di dischi venduti nel mondo. La musica è di Federica Abbate (già autrice,  tra gli altri,  di Marrakesh, Fedez e la Michelin) e di Giuseppe Anastasi (“La notte” di Arisa).
A parte quest’ultimo, il team è lo stesso che l’anno scorso ha scritto il brano di Francesca Michelin, “Nessun grado di separazione”, unica proposta interessante in gara,  e unica che abbia funzionato radiofonicamente.

Miglior INTERPRETAZIONE senza dubbio quella di Fiorella Mannoia, ospite in gara.
Quando il talento si somma alla coerenza e il cuore all’eleganza, il cerchio si chiude e finisce ogni tipo di competizione e di esigenza di dimostrazione. Si è e basta.

Eliminati 4 big
GIUSI FERRERI
AL BANO
GIGI D’ALESSIO
RON

Trovo giuste le eliminazioni. E chi mi ha letto i giorni scorsi sa perché.
Mi dispiace per RON. La sua canzone ha un bellissimo inciso (anche se i miei figli non condividono…).
Probabilmente non ha convinto l’insieme. Devo riconoscere che questo suo rifiuto di invecchiare non ha aiutato,  a livello visivo;
ha contrastato in modo stridente con il testo in cui,  invece,  si dà una saggia lettura dello scorrere del tempo.

NOTE DI DEMERITO

C’è una serata di troppo al Festival: questa! Sarebbe meglio eliminare il venerdì e fare subito la finale,  con la vittoria dei giovani e dei big,  contemporaneamente.
Forse una volta era così,  non ricordo.
Potrebbero cominciare dal mercoledì e non dal martedì.
Stasera mi sto annoiando.

CONCLUSIONE

Anche stasera siamo arrivati alla fine. Ora comincia il Dopo Festival, ma non ce  la faccio a vederlo.
Sono rimasta da sola, sul divano, come ogni sera. Si sono defilati tutti,  lentamente ma inesorabilmente.
Grazie per aver letto le mie note,  un po’ più mosce,  stasera, ma d’altra parte ormai le canzoni le abbiamo sentite; cos’altro posso aggiungere,  a parte i commenti sui risultati?
Amo il Festival, come si ama il Natale in  famiglia, ma credo che concluderò la giornata ripensando alla mostra su Basquiat!

Con tutto l’amore che conta davvero!

Laura©