Milano, 19 gennaio 2016
Mentre mi preparo per uscire e penso a quanta fortuna ho a vivere in quella parte d’Italia che può lavarsi al caldo e vivere la propria normalità, ripasso mentalmente l’invito di Fedez e J-Ax e metto a fuoco solo in quel momento che andremo a casa di Fedez, quel super attico tanto vituperato e oggetto di pensosi editoriali.
<<Mi hanno offeso – dice Federico ridendo – scrivendo che lo avevo pagato 2 milioni di euro, in verità mi è costato 4>>. Il riferimento a Tiziano Ferro nella title track Comunisti col Rolex “Tiziano Ferro si è comprato l’attico di fianco a Fedez con i soldi risparmiati, a cena con il fisco inglese” viene spiegato da Fedez anche in conferenza <<Non ho nulla contro Ferro, ma non capisco perchè i media si occupino solo di me e del mio attico, forse perchè faccio più click>>. <<No è perchè lui se lo merita e tu no, commenta J-Ax>. Non c’è spazio per altre polemiche. Anche il riferimento a Jovanotti in Musica del cazzo “Riascoltavo Jovanotti…prima della svolta a sinistra che gli si vedeva il pacco sotto il pantaciclista” è in realtà un apprezzamento chiude J-Ax. Il resto è tutto nel disco (trovate la recensione qui) e nelle facce di Alessandro e Federico, 2 che ce l’hanno fatta e hanno scelto di festeggiare il riscatto sociale mostrando in che bella casa vivono, cantando tutti i privilegi che il loro stato consente (Senza pagare) e confrontandosi con rispetto e intelligenza nervosa.
Mi specchio in uno dei tanti oggetti d’arte dell’arredamento e penso che ogni milanese dovrebbe aver diritto a una vista e a spazi simili. Non mi viene nemmeno in mente che non è giusto perchè di finti perbenismi davvero non me ne faccio nulla. L’album, pensate, poteva intitolarsi Movimento 5 stelle Michelin ed invece a Bari in un albergo la folgorazione è arrivata e lo spunto è stato un titolo di giornale: Comunisti col rolex. La gente sta male, ha bisogno di risposte veloci. E’ per questo che vota Trump o Salvini. Ben 3 le canzoni che lo citano. E sempre a proposito di America arriva la risposta alla mia domanda. L’Italia per me è una delle poche canzoni orgogliose e positive del disco e chiedo se le personalità citate (De Andrè, Samantha Cristoforetti, Falcone e Borsellino, mamme e nonne) sono ancora le uniche di riferimento per loro. <<Tornato dall’America – inizia J-Ax – mi sono reso conto più che mai che noi non siamo minimamente orgogliosi della nostra patria. Abbiamo scritto una canzone tentando di non essere fascisti, senza cioè esaltare i canoni fascisti dell’amor patrio e abbiamo citato solo alcuni dei nostri riferimenti. Sergio Sylvestre che duetta con noi è proprio uno degli italiani più orgogliosi di esserlo che noi conosciamo.>>
L'Italia per me "è positiva e @SergioSylvestre è il più orgogliosamente italiano che conosciamo" @jaxofficial @Fedez pic.twitter.com/rggaMjtTXH
— PaolaGallo ? (@OndeFunky) January 19, 2017
Citano tutti gli altri ospiti del disco, i produttori, ringraziano la loro casa discografica e trasmettono euforia. Mi giro rapita dagli oggetti della casa e ascolto i sold out del tour che vedrà tra i musicisti Paolo Jannacci.
Una foto appesa recita: quelli che odiano per professione (Haters) hanno bisogno di un abbraccio (need a hug). Penso che sia vero e che tutto quell’odio verso il successo dei due abbia portato loro molta fortuna.
Esco da lì con la convinzione che questo disco avrà fortuna, perchè è ska, rap, è tutto e si può definire a tutti gli effetti popolare. E in più loro sono due che ce l’hanno davvero fatta e se la godono. E in fondo guardando al nostro polso o al nostro cuore un rolex o un po’ di comunismo l’abbiamo sognato tutti.
Paola Gallo©