ZUCCHERO
BlackCat WorldTour
Parigi
#RecensioneFunky

Parigi, 6 novembre 2016

Ancora sole, non poteva essere altrimenti. Una domenica che mi sveglia col sorriso di chi, da lì a poco, racconterà un concerto straordinario. Un giro sul canale Saint Martin e i suoi ponti evocativi e su fino a Montmartre che brulica sempre di giacche, berretti e (ahimè) di selfie stick;-)  unnamed
Una sosta per pranzo in un bistrot tres jolie (vi consiglio di assaggiare se già non l’avete fatto la Parisienne) con brindisi di Sancerre e giù di nuovo per raggiungere l’Olympia. Mi chiedo cosa provi Zucchero ad avere il proprio nome in cartellone a caratteri cubitali e guardandolo più tardi negli unnamed-1
occhi, capisco quanto tutto questo lo renda ancora felice. Il gusto di suonare, scoprire, scrivere, mettere insieme una band di 13 elementi tra musicisti e backing vocals e portare la Lunigiana e i suoi colori in giro per il mondo.  Ecco cosa rende Zucchero unico: la testa a Parigi e le scarpe sulla sua terra di confine, sempre un po’ sporche di terra.

Incontro Zucchero nel pomeriggio alle 16.00 mentre inizia il soundcheck. Puntuale sempre, come i grandi per davvero.  Mi sorride  felice, in fondo sono la sua creatura “funky Gallo”.

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Durante l’intervista gli chiedo di condividere i preparativi della serata e lui mi confida di avere la miglior band di sempre e di essere così felice di quel suono.   La verità è che nonostante le tre serate all’Olympia e una fama che lo spinge per il mondo, Zucchero rimane un bimbo curioso che ama la musica e vive per poterla suonare in giro. “Sono così triste che il tour sia quasi finito, adesso cosa farò quanto tornerò a casa…” mi dice sorridendo.

Raccolgo impressioni anche nella sua crew. E’ bello lavorare con Adelmo, pretende il massimo ma trasmette serenità. Questo è quello che ho sempre percepito anch’io.

Il suono della band è strepitoso: fiati (posizionati in un apposito soppalco in legno), percussioni cubane e non, corde, violini e l’hammond di Brian Auger, una leggenda vivente come giustamente lo definisce Zucchero. 43375dba-995e-4954-94ee-ecdbf24dd123Anche la voce di Tonya Boyd Cannon diventa strumento  che trascina sfumature blues, soul e  spiritual nelle canzoni. Tra sacro e profano procede la scaletta delle canzoni. Come da sempre nella sua discografia, si passa da Vedo nero (“disse la marchesa camminando sugli specchi”) e Baila a Never is a moment, una commovente e velata ballad contenuta nella Sesiòn Cubana del 2012. Il pubblico si alza e balla, tributa a Zucchero e band diverse standing ovation.

5e053d47-16f7-43fe-8b35-e58add5508bfCi sono moltissimi francesi che infatti non capiscono tutte le battute in italiano ma si alzano commossi su Miserere quando, alle spalle del palco, compare la foto di Luciano Pavarotti e quando su Rossa Mela della sera Zucchero dichiara di averla scritta per i terremotati della sua regione e di volerla dedicare a chi nell’Italia centrale ha subito di recente un nuovo terremoto.

Il disco che ha consacrato il successo di Zucchero in Europa e in Francia è Spirito Divino e sono molte le canzoni che ripropone sul palco, compresa la versione in inglese di Pane e sale Feels like a woman, numero uno per tantissime settimane.

795b57e6-fa4b-4936-9584-fcc07186f1e6Di numeri uno è costellata la scaletta che non lesina sulle hit. Certi suoni e testi non sembrano aver compiuto 25 anni e più: Diamante, Iruben Me, Overdose d’amore, Diavolo in me mostrano una muscolosa giovinezza così come tutto l’album Oro Incenso e Birra, meraviglioso e dissacrante già dal titolo. La mia canzone Per colpa di chi (Funky Gallo per intenderci) viene aumentata di velocità e impreziosita di violini.  Straordinarie le incursioni profonde e viscerali delle coriste che rendono alcuni brani profondi ed ancestrali e la parentesi affidata a Brian Auger. Il pubblico è entusiasta di quel suono che attraversa New Orleans e arriva diritto al cuore (come “L’urlo”). Uno spettacolo  musicale di altissimo livello che dopo l’esplosione di Diavolo in me si chiude con Senza una donna nella versione inglese. Dopo 2 ore abbondanti di concerto il pubblico vorrebbe altre canzoni, ma si accendono le luci dell’OLYMPIA a scoprire volti ancora accaldati e felici.

#buonanotte #funkygallo @zuccherosugar #paris ❤️tra qualche ora recensione su #OndeFunky

A video posted by Paola Gallo (@ondefunky) on

Alla fine riesco ad abbracciarlo prima che rientri in camerino. E’ un uomo sorprendente. Dolce e rock, binomio raro e prezioso.

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PaolaGallo©

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