Ho avuto il piacere di conoscere Augusto Daolio, ho ancora il suo autografo su un vinile. Erano le prime interviste con il walkman, tremavo e incespicavo. Lui gentile e accogliente rispondeva con attenzione. Metti insieme l’Emilia e la bontà e ne uscirà un momento indimenticabile.
Oggi ho ascoltato “Uomo di sole” (in radio e sui digital store da venerdì 21) e mi sono commossa. E’ una canzone fuori dal tempo, che sembra arrivare dai ricordi di un padre eppure, proprio per questo, modernissima. Nostalgica al punto da sembrare il futuro. Se in Italia qualcuno ha ancora il coraggio di suonare e indugiare su certe atmosfere un grazie va detto anche alla storia dei Nomadi, che non sono solo impegno sociale e Io vagabondo ma anche chiaroscuri e melodia. Uomo Di Sole è uno dei sette brani inediti – incisi dai Nomadi nella prima metà degli anni ’70, e ritrovati grazie alle ricerche effettuate negli archivi storici della EMI – che impreziosiscono la raccolta ” I NOMADI 1965/1979 – Diario di Viaggio di Augusto e Beppe” in uscita il 4 novembre voluto personalmente da Beppe Carletti, instancabile viaggiatore e uomo per bene.
L’impasto vocale, le armonie, il moog sono commoventi in “ Uomo di Sole ”, un autoritratto di Augusto che ci porta in una dimensione surreale e per questo fuori dal tempo.
Il viaggio dei Nomadi ha inizio più di 50 anni fa a Novellara, nella casa di Beppe Carletti dove il tastierista e il cantante Augusto Daolio suonavano e scrivevano canzoni, le stesse che poi avrebbero portato in lunghissimi tour attraverso tutta l’Italia assieme alla loro band. Nella nuova raccolta non ci sono solo i successi del gruppo nella loro versione originale, ma anche, grazie alle ricerche effettuate negli archivi storici, 11 tracce completamente inedite: 9 brani incisi dai Nomadi nella prima metà degli anni ’70 e mai pubblicati, una versione folk di Balla Piero e Voglio Ridere con un testo completamente diverso. Il progetto è stato seguito da Carletti in prima persona e ripercorre i primi anni di carriera di una band che da più di 50 anni porta in viaggio lo spirito, l’identità e il Dna dei due amici e fondatori, Beppe Carletti e Augusto Daolio.
W LA PAOLA ! ! ! Brano splendido nella sua semplicita’ pero’ reso speciale dalla voce unica di Augusto .
Quando l’ho sentito ero in un centro commerciale. Condivido in pieno la sensazione di Paola, un brano emozionante e commovente, di quando la musica era fatta di armonie semplici e le canzoni ti arrivavano subito. Ricorda a Whiter Shade Of Pale dei procol harum, con l’organo hammond ad accompagnare il canto dell indimenticato Augusto. Emozionante, mi rimanda con il ricordo a quando ero bambino, un bellissimo regalo. Grazie
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkNo
Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento utilizzando il pulsante Revoca il consenso.Revoca il consenso
W LA PAOLA ! ! ! Brano splendido nella sua semplicita’ pero’ reso speciale dalla voce unica di Augusto .
Quando l’ho sentito ero in un centro commerciale. Condivido in pieno la sensazione di Paola, un brano emozionante e commovente, di quando la musica era fatta di armonie semplici e le canzoni ti arrivavano subito. Ricorda a Whiter Shade Of Pale dei procol harum, con l’organo hammond ad accompagnare il canto dell indimenticato Augusto. Emozionante, mi rimanda con il ricordo a quando ero bambino, un bellissimo regalo. Grazie