Mai avere paura della felicità

Torino, 18 ottobre 2016 00.00

Raccontare questa giornata è impossibile, mi verrebbe da pubblicare un GRAZIE alto come la Torre di Londra.

E invece, prima di chiudere gli occhi su questo compleanno straordinario, voglio raccontarvi delle cose. Ho voluto il blog? Adesso devo pedalare!!

Mai avere paura della felicità. Questa è la frase che scriverei sul 17 ottobre 2016 se avessi ancora la Smemoranda (ne ho avute millemila…). E invece quando ce l’avevo, scrivevo di Gianna e Lorenzo che mi facevano soffrire.

Il problema della felicità è che la tristezza è più facile da indossare. Piaci a tutti, ti consolano e tu puoi rintanarti nel tuo niente, fermo ad aspettare che qualcuno ti salvi.

E invece a salvarti puoi essere solo tu. Tu che a un certo punto non avrai paura di volerti bene. Di perdonare i bulli che ti martoriavano alle elementari, di sorridere dei brufoli e della prof di matematica delle medie (quella che “io tarpo le ali a sua figlia”).

Tu che, considerati gli svantaggi e le lacrime comprese nel pacchetto in dotazione, non sarai troppo critica con te stessa.

Oggi sono stata felice.

Per l’impegno di chi ha buttato on line questo blog a tempo di record, insieme al suo sangue. Per tutti gli artisti che mi hanno scritto, chiamato, twittato, supportato con una generosità commovente (da mezzanotte come i fidanzati veri).

FELICE per le centinaia di ascoltatori che hanno scritto ovunque: VI AMO, spero di (ri)trovarvi tutti qui.

Felice per la torta fatta a mano, per i regali scelti con una cura commovente.

Sono felice perché ho tanti amici, più di quanti ne tocchino in dotazione abitualmente. Felice perché sono viva (si ho quasi citato i Pooh). Felice perché ho una famiglia in Italia ed una a Londra (auguri ssszzziaaaa).

E’ stata una corsa senza fiato questa giornata, ma quello che mi rimane lo voglio regalare a te Marco, resisti ti prego, strappa i tuoi giorni alla malattia, non dargliela vinta, sii felice.

 

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