Milano, 27 maggio 2016
A un attimo dall’imbarco per Londra, metto insieme consuetudini e amore. Londra è casa, un po’ come le canzoni di Ligabue.
“C’è sempre una (sua) canzone” nella mia vita. Sono stata più volte una piccola stella senza cielo, ho sbagliato benissimo da me, ho sentito l’odore del sesso e messo via le mie ossa non senza un minimo di difficoltà.
Oggi, ancora una volta, ho apprezzato i suoi gesti asciutti, il suo sguardo attento e la voglia di fare la differenza con le sue parole. Sei competitivo? gli ho chiesto. Il giusto mi ha detto lui. Se gli altri sono in gara, io non sto indietro.
Scusate il disordine è un libro surreale e provocatorio. Dice la musica come io la so. Commuove e non è semplice. Credo che Luciano abbia creato un mondo all’altezza dei sogni che aveva, ma che non stia là sopra. È quaggiù a sentire il rumore della strada e delle difficoltà.
Intervistarlo è sempre un piacere e le sue risposte fanno parte del mio mondo interiore. Lui ama suonare, io non mi stanco di viaggiare e studiare. Domani scoprirò l’Isola di Wight e anche se non ci sarà una canzone di Liga in sottofondo, un po’ di casa passerà anche di lì.
Paola Gallo©