Milano, 3 luglio 2020
Considerare e guardare Bonsai di Chiara Galiazzo semplicemente come un disco è riduttivo. Nelle canzoni tracciate dal nuovo album in uscita il 3 luglio come una vera e propria cartina geografica, ci sono passaggi importanti di vita, luoghi dell’anima, paure analizzate e superate, il terreno fragile di una giovane donna che non teme la fatica di raggiungere la felicità o, quantomeno, la vita più autentica e di farlo in armonia con la natura e il mondo, proteggendolo e rispettandolo. Tracciato come una mappa (disegnata dall’artista Elena Borghi), con un lavoro durato due anni e la cura per le piccole cose preziose, Chiara ha dato vita ad una raccolta di viaggi reali ed emotivi componendo via via il suo personalissimo mappamondo.
Fondamentali sono stati gli amici autori che l’hanno affiancato come compagni di viaggio e di scrittura tra cui Dario Faini, Alessandro Mahmoud, Federica Abbate, Cheope, Danti, Roberto Casalino, Alessandra Flora, Alessandro Raina, Davide Napoleone, Daniele Pamitessa, Piero Romitelli e Francesco Catitti, in arte Katoo, che ha anche prodotto l’album. Da Pioggia viola condivisa con J-Ax: Essere felici è una fatica, ho un bonsai come migliore amica, che conteneva già i semi di tutto il progetto, si passa al Giappone di Bambola Daruma: Sei già salva e non lo sai, se potessi farti vedere che bella che sei toccando speranza e oceani come in Kamikaze: perderò tutta la mia voce per essere felice. Archi ed essenzialità a impreziosire il racconto. Ecco BONSAI nelle parole di CHIARA GALIAZZO affidate alla nostra video intervista.
Paola Gallo